Alta Valsugana
lunedì 19 Maggio, 2025
A Pergine decisivo l’ultimo seggio: Morelli (centrodestra) è il nuovo sindaco per 41 voti. Lo sconfitto Pintarelli: «Messe in campo tutte le liste per farmi fuori»
di Johnny Gretter
In consiglio comunale la vecchia coalizione civica avrà 11 seggi: la fine di un'era dopo 12 anni

Dopo 12 anni di governo ininterrotto, a Pergine tramonta il civismo: il nuovo sindaco (per appena 41 voti) è Marco Morelli, alla guida di una coalizione che ha riunito sette gruppi tra liste civiche e partiti di centrodestra. Nella maggioranza del consiglio comunale torneranno quindi i partiti, in particolare Patt, Lega e Fratelli D’Italia: e per la prima volta in oltre dieci anni i civici di Oss Emer, si ritroveranno all’opposizione. Carlo Pintarelli, il loro candidato sindaco, si è fermato a 4500 voti, 49,77%, contro i 4541 di Morelli, pari invece al 50,23%.
La vittoria del centrodestra è arrivata dopo una notte di testa a testa, dove per gran parte del tempo è stato Pintarelli ad essere in vantaggio. Come due settimane fa, entrambi gli schieramenti si sono ritrovati nelle proprie sedi per seguire lo spoglio in diretta, con l’aiuto dei rappresentanti di lista dislocati nelle 21 sezioni del perginese. Nella sede dei civici, appena all’inizio di via Pennella, la tensione è rimasta alta fino alla fine: ogni nuovo seggio scrutinato scatenava applausi o sospiri di delusione. Infatti, il distacco tra i due non ha mai superato il centinaio di voti. Una gara sul filo del rasoio che ha lasciato i sostenitori dei due candidati col fiato sospeso per tutta la sera. E così è stato anche nel quartier generale del centrodestra, subito dietro il municipio, dove Morelli e i suoi hanno visto i civici colmare sempre di più il distacco del primo turno.
Al termine di questo primo spoglio ufficioso, però, qualcosa non tornava: entrambi i candidati, secondo i propri calcoli, erano convinti di aver perso di poche decine di voti. Tanto che lo stesso Morelli era entrato nella sede dei civici per congratularsi con loro, prima di andare a dormire. Un ennesimo colpo di scena risolto solo dai risultati ufficiali che hanno confermato la vittoria di Morelli. Una vittoria estremamente risicata, soprattutto considerando che le schede contestate sono 247: il riconteggio di oggi potrà dare la certezza del risultato.
«Anche se in qualche momento mi sono trovato in vantaggio non ho mai pensato alla vittoria — spiega Pintarelli, commosso al termine della nottata —. Ce l’abbiamo messa tutta. Sono partito consapevole che ce la saremmo giocata fino all’ultimo voto: quando si combatte per una giusta causa e si perde si rimane delusi, ma se ne avessi la possibilità rifarei sicuramente tutto».
Sul risultato dei civici potrebbe aver pesato il mancato apparentamento col centrosinistra che, in retrospettiva, avrebbe potuto portare i voti necessari per vincere (al prezzo però di 5 seggi in consiglio). «Forse può aver influito, ma sono partito con l’idea di tenere una linea di coerenza verso i miei candidati e tutto l’elettorato — afferma Pintarelli rivendicando la scelta —. Questo vale molto di più di qualsiasi altra cosa. I nostri avversari hanno messo insieme tutte le liste possibili per farmi fuori. E alla fine ci sono riusciti».
Se la sede dei civici di via Pennella verso mezzanotte era già vuota, davanti alla base del centrodestra erano appena iniziati i festeggiamenti. D’altronde si tratta di un risultato storico: dopo 12 anni, a Pergine i partiti sono tornati, e i partiti del governo provinciale avranno tre seggi di maggioranza. Non a caso, a congratularsi con Morelli sono arrivati diversi rappresentanti dei suoi partiti, come il segretario della Lega Diego Binelli e la consigliera provinciale Stefania Segnana.
Gran parte del consiglio comunale resterà comunque in mano a delle liste civiche (con un totale di 11 seggi): la maggior parte andranno a Linea Civica, ma anche delle liste come Prospettiva Futura e Patto per Pergine avranno una discreta rappresentanza. Due liste che in passato hanno fatto parte della coalizione del sindaco uscente Roberto Oss Emer. Passerà alla maggioranza anche la lista Fare Comunità, con la consigliera Carla Zanella. Un gruppo molto variegato che nei prossimi cinque anni dovrà affrontare la sfida di restare unito.
Dall’altra parte, tra i banchi dell’opposizione, si troveranno dallo stesso lato le liste civiche di Pintarelli e un partito come il Pd, che negli anni scorsi è stato particolarmente critico verso la maggioranza uscente. E in minoranza si ritroveranno molti membri dell’ultima giunta: la vicesindaca Daniela Casagrande, il sindaco Oss Emer, gli assessori Franco Demozzi e Morgan Betti. Sono lontani i tempi in cui i civici potevano vantare percentuali superiori al 60%: adesso, la palla passa al centrodestra.
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