Archivio T

martedì 24 Gennaio, 2023

1579 Tione di Trento «Che si facci un confessionale». Il cardinale Madruzzo in visita

di

Paolo Ghezzi, giornalista e scrittore, propone ogni martedì «Archivio T». Un testo corsaro che ripercorre una foto del passato cercando possibili legami con il presente

Inverno 1332-33, a Thione o Tjone o Tilun, insomma a Tione di Trento, sulla strada per la leonessa Brescia e per le Dolomiti di Campiglio. Tempi duri, per i disobbedienti: viveva a Tione un prete Gentile che fu accusato da alcuni suoi parrocchiani di aderire all’eresia di Fra Dolcino, capo della setta degli apostolici. Gentile lui, Dolcino l’eretico, per nulla affatto dolci e gentili i persecutori dell’eterodossia. Tione di Trento, dunque. Per distinguerlo dal Tione degli Abruzzi. Risale al 1656 la «magna charta» del capoluogo giudicariese, definita «Instrumento universale delli statuti, ordini, regole e poste delli huomini della Comunità di Tione». Il Concilio di Trento, interminabile, era terminato nel 1563. Il principe vescovo nonché cardinale Ludovico Madruzzo aveva iniziato il 13 gennaio 1579 una visita pastorale alle parrocchie della diocesi di Trento. Non potendo recarsi personalmente in tutte, si avvaleva di delegati vescovili: nel caso di Tione, furono prescelti il canonico Gerolamo Roccabruna e il protonotario apostolico Giacomo Zenario. «Facciano che sia ben coperto il Campanile, quale minacia ruina grande, et che sia la fabrica del choro conforme al corpo della chiesa. Che siano restaurate le vidreate della chiesa perché sono al tutto fracassate. Che facciano indorare et riconciare il tabernacolo… Che si facci un confessionale…». Non era ben messa la chiesa pievana di Santa Maria Assunta di Tione, a leggere la lettera dei delegati del cardinale Madruzzo, rivolta ai massari della pieve e al signor parroco, di cui si è perduto il nome ma si è tramandato il vizio, non infrequente tra i giudicariesi di allora: vecchio com’era, continuava a dedicarsi all’arte della vergine Diana e manteneva un sacco di costosi cani da caccia. Forse per quello la pieve perdeva i tòcchi? E non erano stati ancora inventati i contributi provinciali per il restauro degli edifici sacri.

(fonte principale: G.Borghi – E. Mich – G. Poletti – E. Scalfi, «La Pieve di Tione», a cura di Gianni Poletti, Editrice Parrocchia di s. Maria Assunta e s. Giovanni Battista in Tione di Trento, 1997)

Paolo Ghezzi, giornalista e scrittore, propone ogni martedì «Archivio T». Un testo corsaro che ripercorre una foto del passato cercando possibili legami con il presente