Il caso
sabato 26 Luglio, 2025
Roncegno Terme, i lupi attaccano due greggi. Il sindaco Giovannini: «La Provincia agisca o gli allevatori andranno via»
di Emanuele Paccher
Il primo cittadino esprime preoccupazione per l'intensificarsi degli attacchi
I lupi hanno nuovamente predato dei capi di allevamento nelle giornate scorse a Roncegno Terme. Nella giornata di mercoledì, in particolare, le predazioni sono avvenute nelle frazioni di maso Rozza e di cinque valli. Due i piccoli greggi attaccati. Queste le parole del primo cittadino Corrado Giovannini, che spiega la situazione: «Nel primo attacco sono state uccise tutte e cinque le pecore possedute dalla persona, nell’altro circa la metà su un totale di sette animali, cinque pecore e due asini» sottolinea.
Attacchi predatori da parte del grande carnivoro che si stanno intensificando nell’ultimo periodo. «I primi episodi li abbiamo avuti un paio di anni fa e si sono intensificati ultimamente. Nel giro di quindici giorni abbiamo avuto quattro attacchi sul territorio comunale. La forestale ci ha detto che il nostro è un territorio in cui i lupi trovano facili prede», spiega Giovannini. «Il nostro territorio ha la peculiarità di essere composto da una serie di masi con piccoli greggi di allevatori e hobbisti. Come amministrazione stiamo facendo il possibile per provare a tamponare il problema. A breve realizzeremo degli incontri per informare la popolazione».
Quello che ad oggi si avverte è la necessità che la Provincia, ma più in generale tutte le istituzioni del territorio, si attivino e provino ad arginare i problemi causati dalla presenza del lupo. «All’amministrazione provinciale – riprende – chiediamo più attenzione e azioni più incisive. So che il problema non è di facile soluzione, ma occorre agire il prima possibile. Penso che l’unica strada sia quella di autorizzare l’abbattimento dei branchi pericolosi. È indispensabile per proteggere l’ambiente e il territorio. Possiamo convivere tranquillamente con i grandi carnivori, ma il loro numero deve essere contenuto. Il territorio è tenuto dalle persone che vivono i masi, non dal lupo – prosegue Giovannini – Nel caso in cui dovesse prevalere il lupo verranno abbandonati quei presidi, e quel poco di verde che abbiamo diventerà bosco». Proprio per questo – specifica – «è davvero essenziale che, per la salvaguardia del territorio, i lupi vengano tenuti lontani dai greggi e dagli abitati».
Sino a questo momento gli attacchi sono avvenuti in montagna, ma l’areale in cui si rinvengono i lupi si sta ampliando maggiormente.
«Non vogliamo creare allarmismo – sottolinea – però non possiamo nemmeno avere paura di avere il cane o la pecora fuori. Gli allevatori e gli hobbisti sul territorio al momento per fortuna sono tanti, ma io temo che in breve tempo spariranno. Sarebbe un’enorme perdita per il nostro paese e non la possiamo accettare», conclude Giovannnini.
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