Tensione
lunedì 21 Luglio, 2025
Ospedale Santa Chiara, paziente ubriaco aggredisce guardia e infermiera del pronto soccorso
di Redazione
La rabbia dei sindacati: «Fenomeno allarmante e in costante crescita, il 60% del personale è stato vittima di questi episodi almeno una volta»

Nella notte tra sabato e domenica un uomo ubriaco di origine straniera, ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento, ha aggredito un’infermiera e la guardia intervenuta in sua difesa, venendo bloccato dagli operatori prima di riuscire a colpire la donna.
Si tratta di episodi sempre più frequenti all’interno degli ospedali trentini, sottolineano i sindacati, che chiedono con forza degli interventi per aumentare la sicurezza del personale: «Queste aggressioni sono un fenomeno in crescita che desta forte preoccupazione – si legge nel comunicato di Nursing Up – Sia per la sicurezza degli operatori e cittadini, sia per la qualità dell’assistenza erogata. Secondo dati recenti forniti da associazioni di categoria e sindacati, oltre il 60% degli infermieri ha subito almeno un episodio di violenza durante il proprio percorso lavorativo. I Pronti Soccorsi sono le aree maggiormente colpite, spesso a causa dei lunghi tempi d’attesa, del sovraffollamento e del disagio emotivo che caratterizza chi vi accede».
In riferimento a quanto accaduto sabato notte, definito «inaccettabile», l’appello viene rinnovato una volta in più: È la dimostrazione che ormai questo fenomeno sociale deve essere affrontato con altri strumenti, oltreché migliorare la sicurezza degli operatori sul campo tramite potenziamento degli organici e provvedimenti di tipo logistico . conclude il comunicato – È però chiaro che ora deve essere la Provincia a scendere pesantemente in campo. Esprimiamo la massima solidarietà agli operatori coinvolti ed auspichiamo che si individuino ad esempio per i vigilantes altre forme di assunzione nel comparto della sanità pubblica, andrebbero create specifiche figure formate e dedicate alla sicurezza, con adeguati riconoscimenti economici. È necessario il potenziamento dei servizi sanitari di filtro territoriali e migliori strutture ricettive per gli stranieri, evitando così che il pronto soccorso divenga un improprio punto di approdo, chiediamo interventi di sensibilizzazione e formazione sulla cittadinanza e più presenza delle forze dell’ordine. Sulla problematica delle aggressioni, ora più che mai è necessario riprendere incontri a tutti i livelli istituzionali, con il coinvolgimento del sindacato».
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