L'intervento

sabato 19 Luglio, 2025

Parco urbano di Lavis, il sindaco: «Lo riqualificheremo»

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Il primo cittadino Luca Paolazzi fa il punto sul futuro dell'area: «Un polmone verde e multifunzionale, ma serve migliorarne l'accessibilità»

A più di quarant’anni dall’inaugurazione, il parco urbano di via dei Colli a Lavis potrebbe essere presto riqualificato e reso ancora più attrattivo. Lo assicura il sindaco Luca Paolazzi, che ritiene che questo possa essere uno dei temi importanti su cui concentrare le attenzioni nei prossimi anni. All’orizzonte non c’è dunque solo la riapertura del «Bar del parco», che fino a fine stagione sarà affidato al gruppo sportivo dell’Argentario (come anticipato dal T del 20 giugno). In municipio si stanno facendo considerazioni più ampie, a partire da un intervento già deciso. Air, l’Azienda Intercomunale Rotaliana, sta infatti predisponendo un progetto di rinnovo dell’illuminazione pubblica che riguarderà anche via Fontanelle e il terzo vicolo del Pristol: «Un’illuminazione migliore può garantire più attrattività a questa zona del paese, ma anche più sicurezza e più controllo sociale», spiega il sindaco. Inoltre, a breve sarà affidato un incarico per capire come sistemare la copertura dell’anfiteatro: «Di fatto ha sempre avuto qualche problema, perché non garantiva completamente il riparo dalla pioggia», dice Paolazzi. «Stiamo cercando di capire come intervenire per garantire una copertura migliore».

 

Sindaco, il parco urbano è stato inaugurato nel 1983. Oggi in che condizioni è?

«È ancora un luogo importante e un bene comune di valore fondamentale per Lavis. Negli anni ha messo in evidenza i suoi pregi e i suoi difetti. Fra gli aspetti positivi, c’è sicuramente il fatto che sia un polmone verde nel centro di Lavis. E poi ha un’impronta multifunzionale che abbiamo incentivato negli ultimi anni, per esempio recuperando l’ex bocciodromo. Ora è una piastra multifunzione che viene utilizzata soprattutto dalle associazioni sportive, come chi propone tennistavolo, balli di gruppo o roller. Durante il Covid ha dimostrato la sua importanza e da allora continua a essere molto utilizzata, dalla primavera all’autunno».

 

Però ha parlato anche di difetti.

«Sì, per quanto sia centrale, comunque il parco non è del tutto accessibile, forse anche perché è stato progettato in un periodo in cui questo non era il tema più importante. Quindi non ha un collegamento diretto con il centro storico e può non essere facilmente raggiungibile per le persone con difficoltà motorie, ma anche per chi spinge un passeggino. Questo è un problema, anche per il bar. Poi è innegabile che il parco si sia un po’ svuotato in estate, da quando l’anno scorso ha riaperto la piscina».

 

In compenso, il tennis va molto di moda.

«A proposito, negli anni scorsi abbiamo fatto una scelta lungimirante, affidando la gestione dei due campi al gruppo sportivo Argentario. Abbiamo trovato un collaboratore importante per la loro gestione, ma non solo. Hanno fatto rinascere il movimento tennistico a Lavis, in un periodo in cui la richiesta è forte. Loro hanno investito molto e anche noi abbiamo dato il nostro contributo. Sono stati recuperati i campi e sistemati gli spogliatoi, e poi sono stati comprati due tendoni aerostatici che vengono montati quando fa più freddo, così ora i campi da tennis possono essere usati tutto l’anno. Nel periodo scolastico ci sono ormai più di 100 bambini iscritti ai corsi, oltre ai soci giocatori. In estate anche la colonia tennis ha un’ottima partecipazione».

 

E cos’altro si può fare per il parco?

«Ne abbiamo parlato molto in questi primi mesi dopo le elezioni e stiamo anche immaginando di avviare una fase di progettazione partecipata per raccogliere idee. Ma abbiamo già chiara la direzione in cui dovremo andare. I primi interventi riguarderanno l’illuminazione e la copertura dell’anfiteatro. Per il bar, pensiamo che il binomio con il tennis possa funzionare, anche per renderlo attrattivo tutto l’anno. Però poi per una vera destagionalizzazione serviranno dei lavori: come una copertura per la terrazza, per avere una veranda e più spazi caldi in inverno. Dovrà essere ampliata la cucina per i pasti veloci. Cercheremo di capire se dovremo farlo in autonomia o se ci sarà un privato che vorrà investirci insieme al Comune».

 

In campagna elettorale si è collegato il parco al tema della sicurezza.

«Nell’incontro che abbiamo fatto con polizia locale e Carabinieri si è valutata anche la possibilità di installare delle telecamere. Non credo che possano essere la panacea di tutti i mali, ma possono essere comunque uno strumento utile e lo faremo. Nel frattempo, ho chiesto che ci siano più controlli. Ma è evidente che più uno spazio pubblico è vissuto e utilizzato e più è controllato: così il bar, insieme agli eventi culturali già in programma, e i campi da tennis, contribuirà a rendere il parco sia più attrattivo sia più sicuro»