Italia
sabato 12 Luglio, 2025
L’arrivo turbolento in Italia di Francis Kaufmann, sospetto killer di Villa Pamphili. Aggredisce gli agenti e sbraita: «Denuncio tutti»
di Redazione
Il cittadino americano è accusato dell'omicidio di compagna e figlia: in Grecia aveva contattato un amico per chiedergli dei soldi

È stato tutt’altro che tranquillo il rientro in Italia di Francis Kaufmann, il cittadino americano accusato del duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili. Durante il volo, l’uomo avrebbe dato in escandescenze, aggredendo verbalmente gli agenti di scorta e sostenendo di essere stato picchiato. Ha inoltre minacciato azioni legali contro tutti i presenti. Secondo quanto riferito, Kaufmann è apparso visibilmente alterato per tutta la durata del viaggio e avrebbe anche tentato di autolesionarsi. Per questo, una volta atterrato, è stato portato al Policlinico di Tor Vergata a Roma. Decine di agenti di polizia in divisa e in abiti civili hanno presidiato l’ingresso del pronto soccorso, dove è stato sottoposto a una visita ortopedica e ad una Tac.
Quindi, una volta notificati gli atti, Kaufmann è stato trasferito nel reparto protetto del carcere romano di Rebibbia, dove resterà in custodia in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Quest’ultimo sarà fissato nei prossimi giorni dal giudice per le indagini preliminari. La Procura di Roma, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contesta a Kaufmann il reato di duplice omicidio volontario. L’uomo, 46enne di origine californiana, è sospettato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e la figlia di 11 mesi, Andromeda. I corpi delle due vittime furono trovati il 7 giugno scorso all’interno del parco di Villa Pamphili, a Roma, a circa 200 metri di distanza l’uno dall’altro. Secondo le indagini, la famiglia viveva in condizioni precarie, dormendo in giacigli di fortuna tra il parco e la zona di via Gregorio VII, inoltre i tre si lavavano nelle fontane e sopravvivevano senza fissa dimora. In seguito ai presunti omicidi, l’uomo era scappato in Grecia dove era stato arrestato e incarcerato dal 12 giugno a Skiathos, da dove è partito ieri per rientrare in Italia.
Proseguono intanto le indagini sul finanziamento al film, “Stelle della Notte”, per il quale risulta che tramite una società romana con sede ai Parioli, Kaufamann abbia ottenuto oltre 800mila euro dal ministero della Cultura. Il segmento dell’indagine relativo al finanziamento resta nello stesso fascicolo aperto dai pm romani per l’accusa di omicidio.
Nelle ultime ore, dalle analisi forensi delle comunicazioni via WhatsApp di Kaufmann, è emerso che, una volta giunto a Skiathos, avrebbe contattato un amico negli Stati Uniti per chiedere un prestito, indicando come metodo di invio del denaro il trasferimento tramite Western Union. Questa circostanza potrebbe avere rilevanza anche sul fronte delle indagini sul presunto finanziamento elargito alla società legata a Kaufmann per il film. Il finanziamento stesso, destinato a una società con sede nel quartiere Parioli, a Roma, sembrerebbe però non essere mai stato incassato dal regista.
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