Il lutto
venerdì 11 Luglio, 2025
Levico, addio allo storico comandante dei carabinieri: Gianluca Trentin è morto a 57 anni
di Giacomo Polli
Da tempo lottava contro una violenta malattia. Era andato in pensione da poco

Levico piange la scomparsa di Gianluca Trentin, storico comandante della stazione dei carabinieri, venuto a mancare nel primo pomeriggio di ieri all’età di 57 anni al termine di una lunga malattia. Una notizia che ha sconvolto l’intera comunità levicense, come dimostrano i numerosi messaggi pubblicati in suo ricordo nel corso delle ultime ore. Tra i più sentiti quello del sindaco Gianni Beretta che ha voluto ricordare l’importanza di Trentin per tutto il territorio: «Purtroppo abbiamo perso una grande persona a cui ero particolarmente affezionato – afferma commosso – Doveva andare in pensione a dicembre ma a causa di questa maledetta malattia ha dovuto lasciare prima. Abbiamo trascorso tanti momenti insieme e abbiamo affrontato importanti sfide tra cui il periodo del Covid – sottolinea il primo cittadino – Parliamo di una persona molto competente, capace di gestire ogni tipo di situazione con grande responsabilità». Levico perde quindi un punto di riferimento, un carabiniere che nel corso della propria carriera lavorativa ha sempre messo in primo piano il benessere della popolazione: «La comunità – riprende Beretta – ha sempre bisogno di una spalla, di una persona capace di dare i giusti suggerimenti e che sappia essere presente: lui riusciva a incarnare tutte queste caratteristiche e ora lascia un vuoto incolmabile. Per me è stato anche un amico e un confidente, lo ringrazio per quello che ha trasmesso a tutti noi. Ha aiutato davvero tante persone».
Nato a Conegliano nel 1967, Trentin è entrato a fare parte dell’Arma dei carabinieri a vent’anni, nel lontano 1987, diventando poi nel 1990 vice comandante della stazione di Borgo Valsugana. Diciassette anni dopo, invece, viene nominato comandante della stazione di Levico Terme, città nella quale risiedeva, con il grado di maresciallo capo. Passano dodici anni e nel 2019 viene nominato luogotenente, mentre nel 2024 gli viene conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica a testimonianza dell’impegno, dell’energia e della passione che Trentin ha sempre saputo mettere a disposizione della comunità. Ora era da pochi mesi in pensione e aveva concluso la propria carriera come luogotenente carica speciale, la più alta carica dei marescialli. «Perdiamo un grande uomo, un esempio di giustizia, serietà e umanità» affermano le persone che lo hanno conosciuto, tra cui i suoi ex colleghi rimasti profondamente scossi dalla sua scomparsa.
A ricordarlo con affetto e tanta commozione è Carmine Camerino, attuale comandante della stazione di Levico: «Si tratta un momento molto difficile per tutti noi – afferma affranto – Era una persona solare, gioiosa ed estremamente disponibile: una vera e propria espressione di gentilezza. Conosceva tutto di Levico: dalle persone alla città. Trasmetteva davvero molto a tutti i suoi collaboratori, ai suoi militari, era sempre presente e disponibile». A ricordarlo anche Rocco Orsini, comandante della stazione di Borgo Valsugana: «La notizia ci ha sconvolto – spiega ancora incredulo – Di lui ricorderò sempre la sua capacità di fare del bene senza chiedere nulla in cambio. Nel corso della sua vita, sia privata che lavorativa, si è sempre mostrato generoso e disponibile nei confronti della comunità».
Parole di affetto e stima, quindi, per un uomo che grazie al suo carisma, alla sua professionalità e alla sua estrema attenzione verso le persone, ha lasciato il segno in tutti coloro che lo hanno conosciuto e che ora accettano con fatica la sua scomparsa. Trentin lascia la moglie, un figlio e una figlia, oltre ai nipoti. La camera ardente è stata allestita alla casa di riposo di Levico Terme in Via Cavour 65, con il funerale che è in programma lunedì 14 luglio alle ore 17 nella Parrocchia del Santissimo Redentore di Levico.