Il caso
mercoledì 9 Luglio, 2025
Trento, supermercato nel mirino del taccheggio: in un anno rubate 3.600 lattine di birra
di Patrizia Rapposelli
La lotta quotidiana del Despar di largo Nazario Sauro contro i ladri: spariti anche 5000 euro di tonno e 6000 di olio

Alla catena Despar ammanchi da capogiro: la merce rubata ammonterebbe a quasi centomila euro. Al punto vendita di Largo Nazario Sauro, in un anno, sarebbe sparita merce equivalente a circa 30mila euro. Lo scorso anno tra gli scaffali del supermercato della periferia della città sarebbero state rubate 3.600 lattine di birra, quattro litri al giorno di vino «Tavernello», spumanti e prosecchi per un valore di 9mila euro. Sono questi alcuni dei prodotti nella parte alta della classifica della merce più rubata. Ma tra quelli di maggior valore sottratti ai pagamenti ci sarebbero anche bottiglie di olio extravergine d’oliva, scatolette di tonno, caffè e bustine di grana. Difficile avere un’idea precisa della quantità sottratta, ma da ciò che emergerebbe da alcune fonti, nel giro di un anno sarebbe stato rubato olio per un valore complessivo di circa 6mila euro, tonno per 5mila euro, grana per 4-5mila euro.
Numeri che sul bilancio aziendale sono una voce che pesa, sempre di più. Stando a queste cifre, alla Despar del centro città gli ammanchi legati ai furti, dunque, si aggirerebbero attorno ai 30mila euro. Un problema che stando alle informazione riguarderebbe anche la Despar di via Manci: qui gli ammanchi si aggirerebbero sui 70mila euro. La gran parte dei furti non viene scoperta se non in fase di inventario, a cose fatte.
La spesa anti-taccheggio ha due grandi capitoli: la vigilanza e i dispositivi elettronici come le telecamere e i campi elettromagnetici che fanno partire una sirena quando al supermercato esce la merce con un microchip attivo sull’etichetta. Nonostante tutto, ci sono ancora prodotti che continuano a volatilizzarsi. In particolare, l’olio extravergine d’oliva e il vino. Ma anche bustine di grana, caffè e scatolette di tonno. In alcuni casi a commettere i furti sarebbero professionisti che rubano decine e decine di alcolici di valore per poi rimetterli sul mercato. Ma come agiscono i taccheggiatori? Sono due i casi più frequenti: la tecnica del grad and run ovvero prendi, arraffa la merce e fuggi oltre la rimozione delle etichette antitaccheggio. I casi più frequenti sono quelli che nascondono qualche lattina di birra e scatoletta di tonno sotto gli abiti. Di solito questi sono «furti di necessità» di senza fissa dimora.
Poi, c’è un’altra categoria che prenderebbe di mira i supermercati Despar di Trento. Solo a garanzia dell’anonimato, qualcuno racconta che il ladro si servirebbe di una borsa spesa di pezza o di nylon. Capiente tanto da contenere fino a 200 euro di merce. Si aggirerebbe tra gli scaffali del supermercato senza dare nell’occhio per poi dirigersi verso le casse con indifferenza: una maglia appoggiata sopra la borsa spesa in modo da coprire il contenuto. Il gioco è fatto. Nel momento in cui le cassiere sono impegnate con i clienti, il taccheggiatore passerebbe tra una cassa e l’altra tenendo la busta piena di merce rubata a filo pavimento per non dare nell’occhio. Così da uscire dal punto vendita indisturbato. Quello dei furti nei supermercati Despar della città è un problema: dare i numeri è sempre complesso, anche perché, come già anticipato, quasi sempre gli ammanchi vengono alla luce in sede di inventario. Certo, è evidente che è un problema che sta crescendo e incidendo sempre di più e a fine anno, sul bilancio sono una voce che pesa.
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