La tragedia
martedì 1 Luglio, 2025
Morto con il quad, aperta un’inchiesta per omicidio stradale e per lesioni stradali gravi
di Davide Orsato
A perdere la vita, Mattia Micaglio imprenditore di 51 anni residente a Padova

Ci penserà un’inchiesta a fare luce sull’incidente in cui ha perso la vita, la notte tra sabato e domenica sulla statale del passo San Pellegrino, Mattia Micaglio, imprenditore di 51 anni residente a Padova. Il pubblico ministero di turno, la dottoressa Maria Colpani, ha infatti aperto un fascicolo, al momento senza indagati per omicidio stradale e per lesioni stradali gravi: la prima ipotesi riguarda Micaglio, morto sul colpo, la seconda la passeggera che sedeva con lui sul quad.
La tragedia è avvenuta attorno alle 23, all’altezza dell’incrocio che connette la statale 346, quella che per l’appunto transita sul passo, e la strada che proviene dal rifugio Fuciade. Rifugio in cui Mattia Micaglio aveva passato la serata, «divertendosi e lasciando un buon ricordo», secondo le parole di chi quella sera ci lavorava.
La dinamica
Stava rientrando nella casa dove trascorreva le vacanze, a Falcade, in provincia di Belluno, assieme all’amica e collega con cui aveva trascorso la serata, quando c’è stato lo scontro, terribile.
Il quad guidato da Micaglio si è scontrato contro una Jeep che viaggiava in direzione Moena. L’impatto tra due mezzi così diversi ha avuto conseguenze gravissime per i passeggeri del quad: Micaglio è finito sotto le ruote del fuoristrada, morendo sul colpo. La collega di lavoro è stata sbalzata dal mezzo, finendo sull’asfalto: ha riportato gravi ferite ma non sarebbe in pericolo di vita. Dopo l’allarme al 112, è stato inviato un elicottero da Trento, un mezzo che aveva appena smesso di operare a Meano. Giunto sul posto, però, il medico non ha potuto fare a altro che accertare l’avvenuto decesso. Oltre ai vigili del fuoco volontari, con diverse stazioni della val di Fassa, erano nel frattempo intervenuti i carabinieri della compagnia di Cavalese, che si sono occupati dei rilievi. Ai fini dell’inchiesta sarà fondamentale capire se il quad si trovasse già sulla statale dopo lo stop all’altezza dell’incrocio al momento dell’impatto.
Lavoro e passioni
Mattia Micaglio era un professionista molto conosciuto in Veneto, tra il Padovano e il Veneziano. Originario di Dolo, riviera del Brenta, viveva da anni nella città del Santo, nel quartiere di Chiesanuova. Era il direttore commerciale, nonché socio, della ditta Marcato con sede a Campodarsego (provincia di Padova), un’azienda leader nel campo delle macchine per la pasta fresca (tra cui quelle colloquialmente chiamate «Nonna Papera» che servono a fare le tagliatelle). Era un amante della montagna – e dell’avventura: tra le sue mete preferite gli Stati Uniti, non quelli «patinati» ma quelli più «selvaggi», come dimostrano le foto scattate mentre visitava il Grand Canyon. Sono stati in molti, negli ultimi due giorni, a manifestare il loro cordoglio.
«Mattia – fanno sapere i colleghi con una nota – faceva parte della famiglia Marcato da 17 anni. Un periodo in cui si è distinto non solo per spirito imprenditoriale, passione e profonda cura nei confronti di colleghi e clienti, ma anche per aver guidato con successo l’espansione dell’azienda nei mercati internazionali. Grazie alla sua visione strategica e al suo impegno, la nostra realtà ha consolidato la propria presenza all’estero e acquisito nuove opportunità in Paesi chiave, unendo la tradizione aziendale alla ricerca sul prodotto. Collaboratore instancabile, membro fondamentale del board di direzione e socio attivo, il suo contributo – umano e professionale – ha lasciato un’impronta indelebile in tutti noi. Il tragico evento, verificatosi in modo improvviso e scioccante, ha scosso profondamente tutta la comunità aziendale. Esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia di Mattia, con la quale condividono una ferita indelebile».
Ieri la ditta ha chiuso i battenti in segno di lutto.