Cultura

martedì 27 Maggio, 2025

Christine Vescoli e il racconto (intimo) dell’Alto Adige-Südtirol fra masi chiusi, miseria e opzioni. «Racconto il silenzio materno che è rassegnato»

di

L'esordio letterario della scrittrice che con «Nulla materno» torna nei luoghi d'infanzia. «Sono ritornata a raccogliere testimonianze orali, documenti fotografici, biglietti, canzoni, poesie. Raccontava delle poesie e delle canzoni, che appartenevano a lei quando non aveva nient’altro»
«Sì. Quello che racconto nel libro è in gran parte la mia storia personale. I fatti che sono riuscita a ricostruire nella realtà, li spiego nel libro. Laddove attraverso le ricerche non è stato possibile ricostruire la realtà, ho riferito le spiegazioni che io stessa mi sono data, in mancanza di fatti documentati. Il libro alterna storia e presente, e i fatti del presente sono le situazioni che ho realmente vissuto durante questa esperienza. Ma la letteratura è sempre anche finzione, non è storiografia né documentazione, e il mio libro non è un testo fattuale o storico. La letteratura crea immagini ed emozioni nell’immaginazione ed empatia attraverso un linguaggio poetico. Quest’ultimo per me è un asp...

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