Le richieste

domenica 25 Maggio, 2025

Guerra a Gaza, i consiglieri provinciali di opposizione chiedono l’intervento del Governo. «Nella Striscia una catastrofe umanitaria senza precedenti»

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Le minoranze hanno depositato una mozione e una proposta di voto diretta al Parlamento per favorire lo sblocco degli aiuti umanitari

Dopo il blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele sulla striscia di Gaza, e le numerose proteste che negli ultimi giorni hanno coinvolto molte città italiane (tra cui anche Trento) le minoranze del consiglio provinciale tornano a chiedere un intervento forte da parte del Parlamento e della giunta provinciale per porre fine alla guerra e al massacro dei civili palestinesi. Il Partito Democratico del Trentino, Campobase, Alleanza Verdi e Sinistra, Casa Autonomia e Onda (con prima firma di Paolo Zanella, del Pd) hanno presentato una mozione diretta alla giunta provinciale e una proposta di voto indirizzata al Governo, chiedendo una presa di posizione attiva per esigere la fine del conflitto e l’ingresso degli aiuti umanitari.

I due documenti sono nati in occasione delle proteste che ieri, sabato 24 maggio, hanno coinvolto diverse città italiane. Molte persone si sono riunite per chiedere la fine del conflitto, mentre diverse sedi istituzionali hanno esposto dei teli bianchi che rappresentano i sudari in cui sono avvolti i corpi delle 50mila persone uccise a Gaza dal 7 ottobre 2023.

«A un anno dal primo voto indirizzato a Parlamento e Governo votato all’unanimità dal Consiglio provinciale, per chiedere il cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi, lo sblocco degli aiuti umanitari e l’attivazione di trattative diplomatiche serie per giungere a una pace giusta, la situazione è solo che peggiorata e nella Striscia è in atto una catastrofe umanitaria senza precedenti scrivono i consiglieri presentano i due atti . Un popolo sfollato forzatamente più e più volte, sotto i bombardamenti da più di un anno e mezzo, senza aiuti umanitari, con la fame e la sete che sono diventate armi di guerra e di annientamento di un popolo in mano al Governo Netanyahu».

Il primo documento presentato dai consiglieri di opposizione è una proposta di voto, che ha l’obiettivo di chiedere a Governo e Parlamento una serie di interventi per porre fine alla guerra. Innanzitutto, i partiti chiedono di sostenere tutte le iniziative proposte nelle sedi internazionali che hanno l’obiettivo di arrivare a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas. Oltre a questo, il documento vuole spingere il governo a riconoscere ufficialmente la Palestina, respingendo qualsiasi piano di espulsione degli abitanti di Gaza. I consiglieri provinciali, chiedono al Governo di cessare l’occupazione militare illegale del territorio palestinese, delle violenze e del sostegno agli insediamenti dei coloni in Cisgiordania. Infine, il voto chiede di sospendere la compravendita di armi con Israele.

La mozione è invece diretta alla giunta Provinciale, a cui si chiede di dare avvio o aderire alle iniziative «volte a fronteggiare l’emergenza umanitaria in atto nella Striscia di Gaza, ai sensi e con le risorse previste dall’articolo 8 della legge provinciale sulla solidarietà internazionale». Oltre a questo, la mozione vuole impegnare la Provincia a dare immediata disponibilità al Governo ad accogliere «profughi palestinesi di Gaza bisognosi di cure mediche – a partire da bambini e bambine – che dovessero giungere nel nostro Paese attraverso voli o navi della difesa».