Elezioni comunali

martedì 20 Maggio, 2025

A Bolzano Corrarati vince con l’economia (e gli italiani), a Merano il ribaltone di Katharina Zeller: i ballottaggi in Alto Adige

di

Nel capoluogo altoatesino, in pochi si aspettavano una lotta così serrata, con un gap di soli 708 voti

Bolzano, dunque, volta pagina. Claudio Corrarati è il nuovo sindaco. Il candidato del centrodestra ottiene una storica vittoria con il 51,03% dei voti (17.486 voti), mentre Juri Andriollo si ferma al 48,97% (16.778). Il candidato del centrosinistra ha quindi perso ma non è stato cacciato a male parole dalla città, come in molti si attendevano. A Merano, invece, la Svp Katharina Zeller, forte anche dell’inedito sostegno al primo turno di una formazione di centrosinistra come Merano Coraggiosa, ha staccato nettamente (57,4%) il sindaco civico uscente Dario Dal Medico, spostando complessivamente il baricentro della Stella alpina verso il centrosinistra. La città in riva al Passirio è, inoltre, stata teatro di un piccolo miracolo con 18 donne elette su 36.

Qui Bolzano
Nel capoluogo altoatesino, in pochi si aspettavano una lotta così serrata, con un gap di soli 708 voti. Andriollo ha recuperato molto sia in Centro storico/Piani (dove ha ottenuto il 61% dei consensi) sia a Gries/San Quirino (53,2%), quartieri in cui la Svp di solito va fortissimo, riuscendo a convincere anche parecchi elettori che al primo turno avevano scelto il civico centrista Angelo Gennaccaro. Entrambi elementi, questi che, uniti al forte astensionismo – è andato alle urne solo il 42% – nel dopo voto dovranno in qualche modo far riflettere i protagonisti.
Se nei quartieri con forte presenza di cittadini di madrelingua tedesca il candidato di centrosinistra ha vinto nettamente, nel resto della città il risultato, come sempre, è stato rovesciato. A Don Bosco Claudio Corrarati ha ottenuto il 57,8%, nel quartiere Europa Novacella il 57,4% e a Oltrisarco il 55,7%. Non c’è, stata partita insomma.

Corrarati scelto dal 21%
Va comunque notato che Corrarati ha preso «solo» 2.400 voti in più rispetto al primo turno, mentre Andriollo ne ha ottenuti quasi 5.400. Ed in ogni caso fa riflettere che il nuovo sindaco sia stato votato da 17.486 cittadini su 81.752 aventi diritto. E cioè il 21,3% degli aventi diritto, poco più di un quinto dell’elettorato. Un dato scioccante, che non cambia affatto l’importanza storica del cambio di rotta, ma del quale Corrarati dovrà forse tenere conto durante la legislatura. Il sindaco uscente di centrosinistra Renzo Caramaschi cinque anni fa era stato eletto da poco più di un quarto degli iscritti nelle liste elettorali (il 26,67).

La base Svp con Andriollo
Ad Andriollo, in sostanza è mancato solo l’indicazione netta della Svp che 5 anni fa aveva portato a Caramaschi 1.000 voti in più in Centro e 1.600 a Gries. Andriollo sembra quindi aver ottenuto il voto della «base Svp» ma gli è mancato quello delle lobby che avevano annunciato il sostegno al candidato di centrodestra. Cioè: artigiani, albergatori e parte delle categorie economiche si sono espresse per il centrodestra, ma lo zoccolo duro Svp ha evidentemente ritenuto prematuro esprimersi per un candidato sostenuto dalla destra italiana ed è andato alle urne per comunicarlo ai vertici del partito. Corrarati, uomo moderato sostenuto da una lista civica, dovrà tenerne conto.

Kompatscher: «Ora unire»
Per questo Arno Kompatscher ha deciso di lanciare un messaggio abbastanza chiaro: «I quartieri a forte presenza di lingua tedesca hanno votato per Andriollo, quelli a maggioranza italiana invece hanno votato per Corrarati. La città è spaccata. Bisogna cercare di unire ….». Come ciò si possa tradurre in realtà lo dovrà capire il nuovo sindaco di Bolzano.

Merano, colpo Zeller
C’è poco, invece, da analizzare a livello numerico, a Merano, dove la candidata della Svp e di «Merano Coraggiosa» Katharina Zeller ha ottenuto il 57,4%, mentre il sindaco «civico» uscente Dario Dal Medico si è fermato a 42,6%. Ma questa ondata di consensi alla giovane figlia d’arte, figlia del deputato di lungo corso Karl Zeller e della senatrice Julia Unterberger, ha invece parecchio da dire dal punto di vista politico.
Va dato merito ad Antonella Costanzo e Vanda Carbone, donne provenienti dalla sinistra del Pd, di aver dapprima cercato di far convergere il centrosinistra su Zeller, ma, una volta che i Verdi hanno deciso di imporre il nome di Ulrike Ceresara, di aver avuto il coraggio di rompere gli schemi e di fondare dal nulla la lista «Merano Coraggiosa». In questo modo si è resa evidente la maggiore vicinanza della sindaca all’elettorato di centrosinistra, che al ballottaggio, come testimoniano i numeri, l’ha votata in massa, nonostante le titubanze dei Verdi, che alla fine hanno deciso, fra molti tormenti, di non dare indicazioni di voto. Gli elettori del partito interetnico ambientalista, a differenza dei vertici meranesi, hanno mostrato cioè di non avere un pregiudizio insormontabile nei confronti della Svp. Come del resto gli storici elettori Svp a suo tempo non fecero vedere di avere un pregiudizio anti-Verdi quando votarono in massa per Paul Rösch.
Ancora presto per sbilanciarsi sul tipo di governo che si vedrà a Merano. Dalle dichiarazioni post voto della nuova sindaca, visto che il centrosinistra ha eletto pochi «italiani» si profila anche un possibile allargamento della maggioranza verso «Alleanza per Merano» di Nerio Zaccaria. Ma è ancora troppo presto per azzardare previsioni.