Vallagarina

lunedì 19 Maggio, 2025

A Volano vince Volani: è il sindaco più giovane del Trentino

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Emanuele, 27 anni, era candidato con le civiche Centro autonomista popolare e Progetto Comune

Da un lato la piazza, vivace, piena di persone e animata dalla musica in occasione della festa dei portoni aperti, sulla quale si affaccia la sede di «Insieme per Volano», la coalizione composta dal Patt e dalla civica «Rinnoviamo Volano». Proprio qui, nonostante il clima festoso, già prima delle 23 i volti hanno cominciato a rabbuiarsi, quando si è capito che la coalizione era sotto in entrambi i due seggi. Dall’altro lato, il silenzio che regnava sovrano, proprio fuori da quei due seggi, a nemmeno duecento metri di distanza dagli avversari. Qui per più di un’ora ha atteso impaziente la colazione che sosteneva il giovane Emanuele Volani, in una fila silenziosa fuori dal secondo seggio, dove l’esito definitivo non sembrava arrivare mai. Poi, venti minuti prima di mezzanotte, la certezza: Emanuele Volani è il nuovo sindaco di Volano, nonché, con i suoi 27 anni, il più giovane di tutto il Trentino. «Emozionato, un po’ impaurito, ma sicuro di poter lavorare bene per i cittadini grazie alla squadra solida e forte che ho alle spalle»: queste le prime parole del neoeletto primo cittadino.

 

La sua coalizione, formata dalle civiche «Centro autonomista popolare» e «Progetto Comune», ha vinto al secondo turno grazie al 53,35 per cento delle preferenze (829 voti totali). Al primo turno, quando in corsa c’era anche un terzo candidato sindaco, il dem Alberto Tovazzi, la colazione Volani si era fermata al 45,04 per cento (777 voti, 52 in meno). Apparentamenti alla fine non ce ne sono stati e così al secondo turno Volani ha sfidato direttamente il vicesindaco uscente Walter Ortombina, che non è riuscito nel salto da primo cittadino. Quest’ultimo ha sì incrementato le preferenze a suo favore di quasi dieci punti percentuali passando dal 37,22 per cento di due settimane fa (pari a 642 voti) al 46,65 per cento di ieri (725 preferenze, 83 voti in più). In valori assoluti, quindi, in due settimane Ortombina è riuscito a garantirsi un incremento di preferenze maggiore rispetto al suo sfidante, ma comunque non sufficiente a garantirgli la vittoria. «Onore al vincitore: Volano ha scelto – è stato il suo commento a caldo –. Il distacco era importante già al primo turno, noi abbiamo fatto il possibile, ma purtroppo alla fine è stata scelta un’amministrazione che, eccetto per il nuovo sindaco, ci riporterà negli anni Novanta». «Lavoreremo comunque per portare le nostre idee e quelle di chi ci ha votato in Consiglio nei prossimi cinque anni – ha aggiunto la capolista di Rinnoviamo Volano Lara Poletti –: il nostro impegno non si ferma qua».

 

Rammarico anche da parte del segretario locale del Patt di Volano Silvano Prosser: «Come Patt guardavamo al 2030 e ci aspettavamo sicuramente un risultato diverso. Siamo comunque contenti di aver recuperato una parte di elettorato rispetto al primo turno, di sicuro il primo tentativo sarà quello di riallacciare un dialogo con il Pd e affrontare i prossimi cinque anni in maniera unita». Pd rappresentato ieri sera dall’ormai ex sindaca Maria Alessandra Furlini, la quale ha atteso fuori dal municipio fino all’ufficialità dei risultati. «Volevo sapere a chi dovrò consegnare le chiavi domani mattina (oggi per chi legge, ndr)», ha scherzato in un primo momento. Ammettendo poi di aver votato scheda bianca: «Visto quanto successo, non abbiamo voluto prendere posizioni. Sicuramente se all’inizio di questa campagna elettorale si fosse formata una colazione a tre (includendo anche Volano Democratica, ndr), a quest’ora Ortombina sarebbe già sindaco».

 

Il risultato più deludente è comunque quello dell’affluenza: nonostante, rispetto ad altri Comuni, Volano sia riuscita quantomeno a superare la soglia psicologica del 50 per cento degli elettori, alle 22 l’affluenza si è fermata al 58,13 per cento, in calo rispetto al 63,26 per cento registrato alla stessa ora due settimane fa.