Italia
venerdì 16 Maggio, 2025
Sondaggio choc in una classe di Bassano: «Femminicidi, quale donna si è meritata di più di essere uccisa?»
di Redazione
L'avvocato del ragazzo: «Si è reso subito conto della gravità del gesto e ha cancellato. Ma "verba volanta, scripta manent"»

«Chi si meritava di più di essere uccisa?» e tre opzioni tra le quali scegliere: Giulia Tramontano, Mariella Anastasi e Giulia Cecchettin. È il «sondaggio» creato in una chat di classe di una scuola superiore di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Il caso è stato reso noto da Women for freedom, associazione con sede a Bassano del Grappa impegnata nella difesa di donne e bambini in condizioni di emergenza. L’associazione ha anche pubblicato sui social network gli screenshot della chat nei quali si può leggere il macabro sondaggio creato da qualcuno dei partecipanti. «Non è solo una bravata di cattivo gusto o una battuta fuori luogo – sottolinea l’associazione – ma una mancanza totale di empatia. È uno specchio rotto in cui si riflette una parte della nostra società che ancora non capisce, o non vuole capire, quanto sia profonda la ferita del femminicidio. Giulia Cecchettin è stata uccisa con 75 coltellate. Aveva appena qualche anno più dei ragazzi che ora scherzano su tragedie come la sua. Aveva sogni, amici, una famiglia. Come li aveva Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. Come li aveva Mariella Anastasi, bruciata viva. E non basta dire ‘sono ragazzi’, perché chi crea un sondaggio del genere sa benissimo che sta ferendo. Sta scegliendo di calpestare il dolore. Sta, in qualche modo, giocando con la morte degli altri. E chi risponde, chi ride, chi sta zittoà è parte del problema».
Il ministro Valditara: «Tanta amarezza»
Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara: «Quanto accaduto nella chat di un gruppo di ragazzi di Bassano del Grappa lascia molta amarezza e dimostra un alto grado di immaturità e di insensibilità. La scuola saprà prendere i provvedimenti opportuni non solo per sanzionare comportamenti così gravi, ma anche per richiamare alla cultura del rispetto – afferma -. Voglio ricordare a questo proposito che le nuove Linee guida sulla educazione civica prevedono per la prima volta che l’educazione al rispetto, in specie verso le donne, sia ora un obiettivo di apprendimento che deve essere imparato e su cui si dovrà essere valutati. Le nuove Linee guida contemplano inoltre nuove modalità didattiche (e fra queste il peer tutoring) che riteniamo possano essere particolarmente efficaci per far crescere la maturità e la consapevolezza fra i giovani e per educare a relazioni positive e rispettose. Proprio a questo proposito Indire ha ricevuto l’incarico di formare i docenti alle buone pratiche su un tema per noi decisivo».
L’avvocato del ragazzo: «Verba volant, screenshot manent»
«Si è accorto subito di aver fatto una sciocchezza e ha cancellato immediatamente. Ma oggi ‘verba volant, screenshot manent'”. Lo dichiara l’avvocato Aldo Benato, al quale si sono rivolti i genitori e il ragazzo, ancora minorenne, autore del sondaggio shock sui femminicidi in una chat di classe di una scuola di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza.
“Quel sondaggio è rimasto in chat meno di un minuto – racconta – Lui si è reso conto di quello che aveva scritto e ha cancellato. È stato sicuramente qualcosa di cattivo gusto, ma ha riconosciuto di aver commesso un errore».
Il sondaggio, spiega l’avvocato Benato, è maturato in un contesto in cui «si dicevano molte sciocchezze», e a quanto accaduto «si è dato un grande rilievo mediatico». L’autore del sondaggio, fa sapere il suo avvocato, si è detto anche pronto, «più avanti, a promuovere e pagare di tasca propria un incontro sui temi del rispetto, della parità di genere e del misurare le parole».
il caso
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