Sanità

martedì 13 Maggio, 2025

Arco, in arrivo un Centro dedicato alle crisi degli adolescenti e un Centro salute mentale 24 ore: ecco come saranno le nuove strutture

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I progetti sono stati presentati agli operatori del pubblico e del privato sociale

solitudine, hikikomori

È stato presentato martedì 13 aprile agli operatori della salute mentale di strutture pubbliche e private il modello organizzativo e le attività del nuovo Centro crisi adolescenti e del Centro salute mentale 24 ore di Arco, in vista della prossima apertura. La riunione alla presenza dell’assessore provinciale alla salute Mario Tonina e del dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Pat Antonio D’Urso, ha visto la partecipazione del direttore generale Antonio Ferro, della direttrice dell’Integrazione socio sanitaria Elena Bravi, del direttore del Dipartimento di salute mentale Claudio Agostini.

Il Centro Salute Mentale 24 ore di Arco è una struttura territoriale “a porte aperte”, operativa 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno con un modello organizzativo già applicato al Centro salute mentale di Cles a partire dal 2018. Dispone di otto posti letto per l’accoglienza, su base volontaria, di utenti in fase acuta e subacuta e rappresenta un luogo maggiormente familiare e accogliente rispetto a un reparto ospedaliero. Il Centro si propone come obiettivo quello di offrire una risposta del territorio efficace e tempestiva ai bisogni di salute mentale delle persone, evitando ricoveri inappropriati e favorendo la continuità assistenziale.

Il Centro crisi adolescenti è dedicato a pazienti con problematiche psicopatologiche in fase acuta, di età compresa tra i 12 e i 24 anni, provenienti da tutto il territorio provinciale. La struttura dispone di sei posti letto in camere doppie con bagno e una stanza dedicata alla gestione delle crisi acute. L’équipe multidisciplinare del Centro crisi adolescenti è composta da psichiatri, neuropsichiatri, psicologi, assistenti sociali, infermieri, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori e operatori socio sanitari, figure professionali che lavorano in sinergia per offrire un supporto completo e personalizzato ai pazienti e alle loro famiglie. Il Centro crisi adolescenti lavorerà in stretta sinergia con i servizi territoriali, la scuola, i servizi sociali e le comunità terapeutiche, per garantire una presa in carico globale e integrata dei pazienti.

«È per me un onore essere qui oggi in occasione di un momento importante per la nostra comunità e per il nostro sistema sanitario provinciale – ha affermato nel corso dell’incontro l’assessore alla salute Mario Tonina. La presentazione dell’avvio del Centro crisi per adolescenti e Centro salute mentale sulle 24 ore, due interventi che non sono semplici riorganizzazioni. Sono, al contrario, frutto di una visione condivisa e fondata su evidenze scientifiche e sull’esperienza concreta maturata sul nostro territorio: un’evoluzione significativa nel modo in cui ci prendiamo cura della salute mentale. Con la delibera 681 del 2022 abbiamo posto le basi per un cambiamento culturale e strutturale, affidando all’Azienda provinciale per i servizi sanitari l’obiettivo di rafforzare le risposte di prossimità sul territorio per le acuzie psichiatriche, in particolare in età evolutiva. Oggi, con il Centro crisi adolescenti, vogliamo dire ai nostri ragazzi e alle loro famiglie che non sono soli. Vogliamo creare uno spazio di cura che li accolga, li ascolti, e li accompagni in un percorso di ripresa e consapevolezza, con un approccio multidisciplinare e integrato».

«L’apertura di questi centri ad Arco rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la rete dei servizi di salute mentale nel nostro territorio – ha evidenziato il direttore generale Antonio Ferro –. Attraverso l’attività dei due centri vogliamo offrire risposte sempre più appropriate e vicine ai bisogni dei cittadini, garantendo percorsi di cura personalizzati e di qualità ai pazienti e alle tante famiglie che si trovano ad affrontare situazioni complesse. È fondamentale, infatti, e la letteratura scientifica ci supporta in questo, che i pazienti ricevano cure in ambienti adeguati alle loro specifiche esigenze, evitando il ricorso a contesti potenzialmente non idonei come i reparti per adulti o pediatrici, che potrebbero compromettere l’efficacia del trattamento e l’esperienza del paziente».

Elena Bravi, direttrice l’Integrazione socio sanitaria, ha sottolineato l’importanza di questi nuovi tasselli organizzativi nella filiera dell’assistenza in salute mentale: «In particolare, il Centro crisi adolescenti rappresenta una risposta concreta e appropriata all’aumento del disagio psichico acuto tra gli adolescenti. Un centro che offre ai nostri giovani e alle loro famiglie un luogo di accoglienza e cura specializzato e multidisciplinare, sul territorio, in grado di gestire la crisi e favorire il miglior recupero possibile, in un’età in cui è ancora tutto possibile. Un centro che sia anche precursore della riabilitazione dove i ragazzi possano essere accompagnati in un percorso nel superamento della crisi. Un progetto di comunità, per prendersi carico degli adolescenti per poi accompagnarli nella ripresa attraverso la filiera del sostegno che già nella nostra provincia esiste».

Il direttore del Dipartimento di salute mentale, Claudio Agostini: «Si tratta di una grande sfida innovativa che pone il Trentino all’avanguardia nel trattamento dei disturbi dell’adolescenza, in coerenza con i suggerimenti delle società scientifiche e degli organismi di tutela e promozione della salute nazionali e internazionali. Offrire ai giovani con quadri psicopatologici acuti un contesto accogliente, “friendly”, nel quale superare la fase di maggior malessere, ha l’ambizione di orientare a miglior sorte disturbi che – quando sottovalutati o male trattati – rischiano di peggiorare o cronicizzare. Un tentativo di dare risposta alle tante famiglie che troppo spesso hanno lamentato solitudine e impotenza di fronte alla complessità delle situazioni, una scommessa che vuole credere profondamente nella possibilità, per ognuno, di trasformare la crisi in un’opportunità di crescita».