L'analisi

lunedì 5 Maggio, 2025

Elezioni, la sfida continua al ballottaggio: Riva del Garda, Pergine, Arco e Mori tornano alle urne il 18 maggio

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Dieci i Comuni che andranno al ballottaggio: Pergine Valsugana, Riva del Garda, Arco, Mori, Avio, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Novella, Volano, Ville d'Anaunia

La sfida continua. Nei grandi centri la partita tra le forze politiche di centrodestra e quelle di centrosinistra si deciderà al ballottaggio, il 18 maggio. Nel centrodestra le divisioni interne hanno fatto pagare un caro prezzo a Riva del Garda, ma non ovunque si sono fatte sentire, vedi Mori. Il centrosinistra vince al primo turno a Trento ed è riuscito ad agguantare il ballottaggio a Cles. Undici i Comuni che andranno al ballottaggio: Pergine Valsugana, Riva del Garda, Arco, Mori, Avio, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Novella, Volano, Ville d’Anaunia.

Il caso Riva
Per il centrodestra la sfida era quella di consolidare il consenso nelle valli e accaparrarsi i centri più grandi. In qualche caso, però, le lotte intestine hanno avuto un peso rilevante. Il caso più eclatante è Riva del Garda, con la giunta uscente trainata dalla Lega. Fratelli d’Italia e Patt si sono coalizzati, contrapponendosi a una formazione composta da Lega, Forza Italia e l’area dell’assessore provinciale Achille Spinelli. Risultato: si va al ballottaggio, con il centrosinistra ambientalista in testa e la candidata di FdI e Patt ancora in corsa.
A Pergine e Arco uniti
Solo a Pergine Valsugana e Arco – dove le amministrazioni uscenti appartenevano all’area di centrosinistra – la coalizione provinciale del centrodestra autonomista è rimasta unita: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Patt, La Civica e Noi Trentino (cioè l’area Spinelli). Vediamo com’è andata. Ad Arco il centrodestra andrà al ballottaggio inseguendo il candidato ambientalista. A Pergine sperava in una vittoria al primo turno, ma i civici hanno tenuto: si torna al voto il 18 maggio.

A Mori, sorpresa
Sorpresa, invece, a Mori, dove si attendeva una vittoria al primo turno da parte del sindaco uscente di centrosinistra. Qui il centrodestra si è presentato diviso: Lega e Patt si sono alleati, mentre FdI è andato in solitaria. Nonostante le divisioni, il candidato di Lega e Patt ha agguantato il ballottaggio.

Da Cles a Levico
I meloniani si sono presentati da soli anche a Cles e, alla fine, sono rimasti fuori dalla partita. Nel capoluogo della Val di Non si andrà al ballottaggio con la candidata espressione dell’amministrazione uscente, sostenuta dal Patt, e la candidata del centrosinistra.
A Levico Terme riconfermato al primo turno il sindaco uscente, un civico. Lega e Forza Italia avevano depositato due liste diverse, perdendo voti.

Centrosinistra
Espugnare Trento era una missione impossibile, ma anche in questo caso le divisioni interne non hanno aiutato il centrodestra, che nel capoluogo si è presentato senza le forze politiche autonomiste e territoriali (dal Patt e La Civica). Lega, FdI e Forza Italia puntavano ad agguantare il ballottaggio, ma il sindaco uscente Franco Ianeselli ha vinto al primo turno. Riconferma importante per il centrosinistra, che mantiene quindi il controllo della città.
Riconferma anche a Lavis, dove il sindaco del centrosinistra ha ottenuto una larga vittoria. Qui il Patt si è schierato con il centrosinistra, scontrandosi con l’area leghista. Ad Arco, invece, il Partito democratico esce sconfitto, non raggiungendo il ballottaggio. Partita aperta, invece, a Cles.