La manifestazione
giovedì 1 Maggio, 2025
Primo Maggio, 200 persone a Lavis per la festa dei lavoratori: “Non c’è crescita senza sicurezza”
di Claudia Candotti
I sindacati: "I bassi salari pesano sulle spalle di giovani e famiglie, è ora di intervenire"

Una festa del primo maggio incentrata sulla sicurezza del lavoro quella che si è aperta stamattina al parco urbano di Lavis, alla presenza di circa 200 persone. Alle 11.00 dopo il saluto del sindaco è stata la volta dei rappresentanti sindacali.
“Non ci può essere lavoro senza salute e senza sicurezza. Non si può contribuire alla crescita del Paese senza adeguate garanzie di sicurezza per chi lavora. Per questa ragione le risorse stanziate dal Governo non sono sufficienti. Non servono interventi spot, ma strutturali, che durino nel tempo”, le parole del segretario della Cgil, Andrea Grosselli, che ha poi ricordato come molte vittime degli infortuni siano tra i lavoratori più fragili, più poveri, più ricattabili. Tra questi gli stranieri: “Anche per questa ragione è opportuno investire sull’integrazione e il referendum sulla cittadinanza è un tassello importante per un Paese più equo e inclusivo”.
Michele Bezzi della Cisl ha rimarcato che accanto al grave problema degli infortuni esiste quello delle malattie professionali, prima di concentrarsi su giovani e bassi stipendi: “Quella della sicurezza sul lavoro è una sfida importante e di enorme dimensione. E non è l’unica. Penso ai bassi salari, alle questioni macroeconomiche, alle trasformazioni tecnologiche e ai cambiamenti ambientali, alle guerre che hanno conseguenze dirette anche sulle vite di ciascuno di noi. Per affrontarle, servono strumenti innovativi e soprattutto un approccio di comunità”. Sulle basse retribuzioni gli fa eco il segretario della Uil Walter Largher: “È un tema di assoluta urgenza. I bassi salari colpiscono le famiglie che non arrivano alla fine del mese, ma sono anche un problema per le giovani generazioni. Ragazzi e ragazze che anche sul nostro territorio abbiamo formato con competenze elevate e che lasciano il nostro Paese perché qui, Trentino compreso, non trovano condizioni adeguate. È ora di affrontare con determinazione questa emergenza”. Infine una menzione al problema delle case in affitto ormai introvabili a Trento ed in tante zone turistiche.
Da tutti un appello al voto e alla partecipazione, sottolineando come in alcuni comuni non ci sia nessun candidato sindaco e che la democrazia, per cui molti hanno lottato e perso la vita, non è una cosa scontata.
La giornata continua con Sambaradio che presenta il coro Bella Ciao ed altri intrattenimenti musicali fino al concertone finale alle 21.15.