Il focus
mercoledì 14 Febbraio, 2024
Taglia e cuci artigianale: in Trentino 50 botteghe di sartoria. L’arte tessile è multietnica: dalla Cina al Pakistan, imprenditori da tutto il mondo
di Sara Russo
Tutti professionisti del settore qualificati, un lavoro creativo di alto artigianato a cui i giovani con passione possono affacciarsi senza la paura di non trovare occupazione

Uno dei mestieri dell’artigianato che ha reso il nostro Paese famoso nel mondo, che ha reso l’alta moda italiana un modello da seguire, da imitare, da copiare. Quello del sarto è un lavoro antico, che prende il nome dal latino sarcire, restaurare.
Un lavoro che negli anni in Italia è diventato sinonimo di alta classe, di stile, di moda. Il sarto non è solo colui che ripara o che rattoppa, ma è colui che crea, che fa arte.
In Trentino non sono poche le botteghe di sartoria, solo nel capoluogo se ne contano una ventina, circa 50 in tutta la provincia. Da chi si occupa solo di riparazioni, a chi confeziona vestiti, fino a chi realizza vere e proprie tende di scena per i teatri.
Un ventaglio ampio quello delle sartorie presenti a Trento, che prende vari bisogni e varie necessità, dal cliente che chiede un semplice orlo all’azienda che ha bisogno di un lavoro un po’ più complesso. Il centro città soddisfa tutti.
Botteghe multietniche, di proprietà di titolari provenienti un po’ da tutto il mondo, chi dalla Cina, chi dal Pakistan, fino a chi viene da Villa Lagarina. Una cosa però è certa, le sartorie sono tutte estremamente professionali, i proprietari sono sarti di professione, nessuno è improvvisato, tutti lo fanno da anni, c’è addirittura chi lo fa da generazioni.
Un lavoro creativo di alto artigianato a cui i giovani con passione possono affacciarsi senza la paura di non trovare occupazione. Un impiego che ha ancora futuro, che è ancora ricercato, soprattutto perché non ha addosso lo spettro di internet. «Tu puoi comprare un pantalone su internet, ma se sbagli la taglia l’orlo comunque devi andarlo a far fare da una sarta». Un lavoro faticoso ma che ancora può regalare molte soddisfazioni, a cui però bisogna approcciarsi con serietà e con passione. Non è un mestiere che si può improvvisare, non si impara in una notte ma bisogna metterci impegno e costanza. È un mestiere che si acquisisce con l’esperienza e la formazione. Nella nostra provincia non mancano scuole specializzate che si occupano di preparare al mondo della sartoria giovani ragazzi e ragazze. Finite le medie, un appassionato di moda e di sartoria può già intraprendere un percorso professionalizzante.
Un mestiere che ha ancora tanto da regalare e che si spera non venga dimenticato.
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