Il caso
venerdì 24 Novembre, 2023
Maltrattamenti nel reparto di ginecologia, contro Mereu e Tateo si costituisce anche la mamma di Sara Pedri
di Benedetta Centin
A quanto trapela le richieste di risarcimento variano dai 50mila ai 200mila euro. Il giudice si è riservato in merito alle istanze. Scioglierà le riserve nella prossima udienza già fissata per gennaio

Si è tenuta questa mattina, venerdì 24 novembre, in tribunale a Trento, di fronte al giudice Marco Tamburrino, l’udienza preliminare che vede imputati Saverio Tateo, ex primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, e la sua vice Liliana Mereu (non presenti in aula). Devono rispondere entrambi dell’ipotesi di maltrattamenti in concorso in reparto. Solo poco meno della metà delle parti offese ha chiesto di costituirsi parte civile e cioè nove su ventuno persone. Tra queste ostetriche e dottoresse e la mamma di Sara Pedri, quale curatrice della ginecologa forlivese di 31 anni che dal 4 marzo 2021 risulta scomparsa e la cui auto è stata recuperata vicino al lago di santa Giustina. Nel complesso sono undici le parti che si sono costituite: a depositare in udienza la richiesta di costituirsi parte civile, di entrare cioè nel processo, anche l’azienda sanitaria e il sindacato del pubblico impiego Fenalt. A quanto trapela le richieste di risarcimento variano dai 50mila ai 200mila euro.
Il giudice si è riservato in merito alle istanze. Scioglierà le riserve nella prossima udienza già fissata a gennaio.
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