Sindacati
mercoledì 10 Maggio, 2023
Scuola, basta precariato: in mille in assemblea per il rinnovo
di O.A.O.
Avviato lo stato di agitazione, non si escludono ulteriori mobilitazioni nelle prossime settimane

In mille, tra insegnanti della scuola a carattere statale, personale Ata, assistenti educatori e docenti della scuola professionale si sono ritrovati questa mattina (mercoledì 10 maggio ndr) alle due assemblee indette unitariamente da Flc Cgil, Cisl Scuola, Gilda e Satos. Lavoratrici e lavoratori si sono mobilitati per chiedere il rinnovo del contratto 2022/24, ma anche per sollecitare con forza risposte adeguate e condivise su precariato, stabilizzazione degli organici, carriera docenti e questione mobilità. Il cinema Vittoria dove erano stati convocati gli insegnanti a stento è riuscito a contenere tutti i partecipanti. Adesione altissima anche nelle sale dell’hotel Trento.
Al termine della discussione in assemblea moltissimi lavoratori hanno scelto di partecipare al presidio di protesta sotto il Consiglio provinciale in Piazza Dante. Una scelta non casuale. «In Aula – sottolineano i sindacati – cominciava oggi l’esame dalla variazione di bilancio che stanzia solo briciole per il rinnovo dei contratti di scuola e autonomie locali».
Per i sindacati servirebbero almeno 160milioni di euro per garantire un rinnovo dignitoso a tutto il comparto, ma pare che la Provincia voglia stanziare solamente 25milioni. Una cifra, questa, che per i sindacati è «insufficienti sia al raggiungimento di un aumento tabellare adeguato sia all’adeguamento della parte giuridica del contratto. Non sembra ci sia l’intenzione di aumentare neppure il potere di spesa del buono pasto, attualmente di 6 euro valore fermo al 2009».
A più voci è stato ribadito in assemblea che la giunta Fugatti decide in solitaria, non coinvolge il mondo della scuola «pretende e non dà alcun riconoscimento delle professionalità né valorizza il personale» hanno ribattuto le firme. Una situazione che sindacati e lavoratori non sono più disposti a tollerare. Anche per questa ragione è stato avviato lo stato di agitazione e non si escludono ulteriori mobilitazioni nelle prossime settimane.