Redazionale

martedì 24 Giugno, 2025

Bussole per il futuro dal confronto (dicotomico) tra idee: ecco il programma 2025 del «Festival Trentino2060»

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A Borgo Valsugana dal 26 al 29 giugno torna l'evento che porta sul palco scrittori, podcaster, giornalisti, docenti. Ad aprire il carnet sarà Pablo Trincia

«Dicotomie: bussole per il futuro» è il titolo della settima edizione del festival Trentino2060, il festival del pensiero critico che è ai nastri di partenza e che si svolgerà a Borgo Valsugana dal 26 al 29 giugno 2025. Ciò che caratterizza l’edizione di quest’anno è l’approccio dicotomico a tutte le conferenze. Sulla scorta di quanto insegna Platone, il metodo dicotomico prevede di distinguere e separare in due parti l’oggetto della riflessione.

 

Scrivono gli organizzatori del Festival nella presentazione della nuova edizione: «L’approccio dicotomico è un pensiero in movimento, capace di far dialogare opposti o complementari; è un modo di procedere e di ragionare che non esclude, ma che contribuisce a una conoscenza chiara e distinta delle cose del mondo».

 

Sulla scorta di questo approccio, «tutte le conferenze saranno articolate a partire da una dicotomia. Ad esempio, per parlare di libero arbitrio, verrà proposta una riflessione che evidenzi la tensione tra libertà e determinazione; i concetti di conservazione e innovazione saranno al centro di un incontro volto a indagare il ruolo dei musei e, più in generale, della cultura nel XXI secolo. E ancora, per discutere di politica internazionale, verranno messi a confronto i modi di pensare, vivere e produrre di Paesi come la Cina e gli Stati Uniti, o come la Russia e la Germania». Queste e molte altre saranno le dicotomie di questa nuova edizione del Festival Trentino2060, che nel 2024 ha raggiunto numeri da record con oltre 5.000 partecipazioni. A conferma del fatto che questo appuntamento sta diventando, anno dopo anno, sempre più un punto di riferimento per la popolazione della Valsugana e non solo.

 

Ad aprire i quattro giorni di riflessione, approfondimento e pensiero critico sarà Pablo Trincia, scrittore, giornalista e podcaster. Il suo incontro, che si terrà giovedì 26 giugno in piazza Degasperi alle ore 20.30, approfondirà la dicotomia tra «immagine» e «voce».

 

Venerdì 27 giugno alle ore 18.30, sempre in piazza Degasperi, parlerà Mario De Caro, professore ordinario di filosofia morale presso l’Università Roma Tre e, dal 2000, visiting professor presso la Tufts University. La domanda a cui proverà a dare risposta sarà la seguente: perché è importante parlare di libero arbitrio? A seguire, presso la piazza Martiri della Resistenza, si terrà l’aperitivo di benvenuto offerto dal rifugio Crucolo. Chiuderà la serata Christian Greco, egittologo italiano e direttore del Museo Egizio di Torino, che alle ore 20.30 presso la piazza Degasperi parlerà del ruolo dei musei e della cultura nel XXI secolo tra «conservazione» e «innovazione».

 

Il terzo giorno del festival verrà aperto da Ilaria Rinaldi, esperta di Strategic Foresight, che alle ore 10.00 di sabato 28 giugno in piazza Degasperi parlerà della dicotomia tra «ieri» e «domani» in un laboratorio organizzato in collaborazione con Cooperazione Trentina.

 

Alle ore 15.00, sempre in piazza Degasperi, si terrà un laboratorio a cura di Fondazione Veronesi con Valeria Guardo, esperta in comunicazione della scienza e laureata in Biologia dell’ambiente all’Università degli Studi di Torino. La domanda da cui partirà il laboratorio sarà: «Chi è responsabile per l’inquinamento atmosferico?».
Le conferenze riprenderanno nella serata di sabato 28 giugno alle ore 19.00, quando in piazza Degasperi tre ospiti parleranno di politica internazionale: Anna Zafesova, giornalista e traduttrice russa; Tonia Mastrobuoni, corrispondente per la Repubblica dalla Germania e dall’Est Europa; Eugenio Cau, giornalista de Il Post. La dicotomia di cui parleranno sarà quella tra Germania e Russia.

 

Sempre la politica internazionale sarà al centro dell’incontro che si terrà alle ore 20.00 sempre in piazza Degasperi, dove Eugenio Cau, giornalista de Il Post; Simone Pieranni, giornalista di Chora Media; Marco Bardazzi, giornalista, saggista ed esperto di comunicazione, parleranno di Cina e Stati Uniti.
Chiuderà la serata di sabato, alle ore 21.00, Andrea Pennacchi, attore, drammaturgo e regista teatrale, che in piazza Degasperi parlerà di cosa serva oggi Shakespeare. Essere o Non essere la dicotomia analizzata.

 

L’ultimo giorno di festival, domenica 29 giugno, si aprirà alle ore 10.00 in piazza Degasperi con Elisa Nicoli, che dal 2007 scrive di tematiche ambientali ed è regista di documentari. Minimalismo contro il consumismo: è possibile un benessere sostenibile? Dopo la conferenza ci sarà spazio per uno “Swap party”, un’occasione per dare una seconda vita ai vestiti usati scambiandoli gratuitamente con quelli presenti allo stand del Circolo Tallù.

 

Alle ore 14.30 il festival si sposterà in Val di Sella presso Malga Costa. L’evento, realizzato in collaborazione con Arte Sella, vedrà nuovamente come ospite Andrea Pennacchi, che parlerà della dicotomia tra Qui e Altrove portando in scena il suo spettacolo teatrale «Alieni in laguna».
Alle ore 16.00 si tornerà in piazza Degasperi con un laboratorio con Enrica Tomasi, sociologa, che parlerà dell’arte di relazionarsi con gli altri attraverso i due concetti di conflitto» e «confronto». Alle ore 19.00, sempre in piazza Degasperi, si parlerà di intrattenimento e informazione con Andrea Lorenzon, in arte «Cartoni morti». Nella stessa piazza, alle ore 20.00, parlerà Alberto Grandi, professore associato di Storia Economica presso l’Università di Parma. Tradizione o innovazione la dicotomia analizzata. Chiuderà il festival, alle ore 21.00 in piazza Degasperi, Roberto Mercadini, scrittore, attore e youtuber, che parlerà di distruzione e progresso analizzando l’ambivalenza della bomba atomica.