I dati
domenica 25 Maggio, 2025
Scuola, ecco le 661 cattedre rimaste senza insegnanti. Italiano e matematica i ruoli più richiesti
di Tommaso Di Giannantonio
Il 20% dei posti scoperti è inoltre relativo al sostegno

Continuano ad aumentare le cattedre scoperte. A settembre saranno 661 i posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato (il 10% del totale). Un posto su cinque è di sostegno. I dati – trasmessi nei giorni scorsi ai sindacati – arrivano dal Dipartimento istruzione. Il prospetto non tiene conto della mobilità, ma non cambierà di molto.
Perdenti posto
Due anni fa il fabbisogno si attestava a circa 520 insegnanti, e la Provincia riuscì a coprire solo la metà dei posti. I concorsi non bastarono. Quest’anno il bilancio potrebbe aggravarsi.
Sono in calo, invece, i perdenti posto, cioè quei docenti già assunti che per effetto del calo degli iscritti sono chiamati a trasferirsi in un’altra sede: a settembre saranno 20, contro i 35 dello scorso anno.
Superiori
La maggior parte delle cattedre scoperte si trova alla scuola secondaria di secondo grado (cioè le superiori). Si contano 327 posti. I più ricercati sono i professori di Scienze naturali, chimiche e biologiche (29 cattedre), Discipline letterarie (28) e Scienze e tecnologie informatiche (24). Specialmente negli istituti tecnici sono diverse le classi di concorso sguarnite: dalle costruzioni alle tecnologie meccaniche.
Elementari e medie
Alla scuola secondaria di primo grado (le medie) sono invece 134 i posti vacanti. Le materie più critiche sono Matematica e scienze (24), Scienze motorie e sportive (19) e Musica (13). Mancano anche diversi insegnanti di strumento musicale: dal clarinetto al pianoforte. Critica la situazione sul sostegno: 40 posti.
Alla scuola primaria (le elementari) si arriva a 200 cattedre scoperte: 105 di posto comune, 10 di Inglese, 20 di Tedesco e ben 65 di sostegno.
Ata e collaboratori
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato fatto il punto anche sul personale Ata e sui collaboratori scolastici: si contano 79 posti vacanti tra gli assistenti amministrativi (il 48%), 132 tra i coadiutori amministrativi (il 32%) e 384 tra i collaboratori scolastici (il 37%). In totale, quasi 600 posti scoperti. «Le istituzioni scolastiche si troveranno a iniziare l’anno scolastico senza personale stabile, di nuova nomina, non adeguatamente formato, anzi, con l’aggravio di provvedere alla copertura dei posti vacanti con graduatorie datate e insufficienti al fabbisogno — denuncia la Cisl Scuola del Trentino — In tema di semplificazione, il Dipartimento si è attivato mettendo in campo alcune misure, ma la ricaduta si vedrà nei prossimi mesi. Crediamo che non siano risolutive. Nella comunità scolastica abbiamo tutti una competenza e ruolo da valorizzare — conclude il sindacato — è pressante la necessità di definire i mansionari ormai stravolti dalle incessanti richieste (spesso legate al Pnrr), che hanno aumentato i carichi di lavoro di tutti».
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