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giovedì 8 Maggio, 2025

Auto di lusso, sciabolate, bicipiti in mostra e spumanti costosi: la vita «luccicante» degli Agostini

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I ritratti di Claudio il capofamiglia, Gabriele l’uomo immagine e Alessio l’affarista. Ora si trovano tutti e tre in carcere

I bicipiti gonfi, le auto veloci, le donne, le bottiglie di spumante sciabolate in luoghi improbabili. Questa l’immagine della sua vita che Gabriele Agostini comunicava sui social. Un’immagine luccicante che racconta solo un pezzo di questa famiglia, composta da padre e due figli, ora tutti e 3 in carcere. Tanto esposto alla luce della ribalta Gabriele, tanto schivi invece Claudio e Alessio che hanno sempre preferito mantenere un profilo più basso. La storia degli Agostini sembrava quella di una famiglia, originaria di Andalo, di gran lavoratori, arrivati dal nulla e che, grazie al loro impegno e al fiuto negli affari, avevano costruito un impero (vedi articolo a lato). Le indagini della guardia di finanza però sostengono che quell’impero è stato costruito grazie a fondi illeciti, acquistando società in crisi, soprattutto durante il periodo della pandemia, in cui onesti imprenditori faticavano a stare a galla.

Il padre pizzaiolo
Gli affari degli Agostini iniziano con il capofamiglia: Claudio, 70 anni ad agosto. Di professione pizzaiolo, la famiglia ha gestito varie attività sull’altopiano della Paganella. La svolta arriva con l’acquisto del Tower pub, pizzeria e ristorante circa 25 anni fa. Chi lo conosce lo descrive come un gran lavoratore, «uno di una volta». Dal Tower Pub è cresciuto l’impero degli Agostini allargatosi all’Ander Haus sempre sull’Altopiano e al Green Tower e l’Hi Hotel, a Trento.

Alessio, quello schivo
Gli affari a Trento sono di competenza di Alessio Agostini, che infatti non rientra nel filone di inchiesta legata ai giri di spaccio, ma in quella per il tentato acquisto del Grand Hotel di Levico. Vicenda in cui gli incontri con gli amministratori pubblici si verificavano proprio nei locali del primo genitore della famiglia. Entrambi i fratelli condividono il culto del fisico, entrambi maniacali frequentatori di palestra, ma se Gabriele lo sfoggiava sui social, Alessio preferiva un profilo più basso.

Gabriele, l’influencer
Su Instagram Gabriele Agostini conta 16.300 follower, numeri da influencer. Pettorale in mostra, allenamenti, auto di lusso, era velocemente diventato l’idolo deig ragazzini sull’altopiano. Prende il controllo dello chalet Tower Pub e lo trasforma nel locale delle feste sull’altopiano e il luogo delle sue famose «sciabolate» con cui apre bottiglie di spumante e champagne. Una passione che poi esporta in video sui social in cui la «sabrange» viene eseguita in luoghi sempre più improbabili: il tetto dell’hotel di famiglia, un lago ghiacciato e anche in mezzo a un bosco. Un’ossessione, quella per le bollicine e le sciabolate, che alla fine ha dato il nome all’operazione delle fiamme gialle. Secondo le indagini dietro la facciata dorata dei social la realtà era però ben diversa: sono contestati i proventi degli affari degli Agostini e anche le auto di lusso sono risultate noleggiate e non di proprietà. Il capitolo più recente della storia della famiglia Agostini, arrivata dal nulla a possedere svariati ristoranti e alberghi, si è concluso con l’arresto. Per ironia del destino, il giorno del compleanno di Gabriele Agostini.