Vallagarina
venerdì 27 Dicembre, 2024
Vetrate, portale e banchi: tutto pronto per il restauro della chiesa di San Marco di Rovereto
di Leonardo Omezzolli
Uno dei simboli della città della Quercia rivivrà grazie a un contributo di 110 mila euro

Periodo di grandi rinnovamenti per la parrocchia di S. Marco Evangelista di Rovereto che ha avviato una serie di lavori per la conservazione del proprio materiale artistico posto sotto tutela dei beni culturali. Beni che hanno necessità di essere accuditi e restaurati in modo adeguato al fine di preservarne a lungo la durata evitando che le intemperie e il logorio da usura ne comprometta la solidità, l’integrità e, più in generale, che non diventino elementi di rischio per i frequentatori della chiesa parrocchiale. La Provincia ha da poco concesso un contributo di 110.286 euro su una spesa ammissibile a finanziamento da 137.857 euro per i complessi e variegati lavori alla chiesa parrocchiale. Si partirà con i portoni in legno per i quali è prevista la pulitura delle superfici per rimuovere materiali incoerenti e vernici ossidate attraverso una lieve carteggiatura delle superfici, la sverniciatura, la stuccatura delle piccole mancanze e la disinfestazione con trattamento antitarlo e antiparassitario. Operazione medesima verrà fatta per i banchi in chiesa. Si procederà poi con la pulitura e la revisione della ferramenta esistente con l’eventuale sostituzione delle parti mancanti o troppo deteriorate. Infine si procederà con la tinteggiatura nella tonalità originale. Un secondo punto di interesse riguarda le vetrate della chiesa che saranno smontate in ogni loro parte, compresi i vetri colorati (antelli ndr), per essere puliti a dovere sia sul fronte che sul retro. Operazione che sarà eseguita in laboratorio prima di procedere con il consolidamento delle superfici vitree e quindi trattare le barre metalliche di irrigidimento e il trattamento dei serramenti. Trattamento che mira ad allontanare nel tempo la formazione di ruggine. L’operazione di rimontaggio non sarà delle più semplici e prevede un delicato lavoro di assemblaggio in quota e sigillatura con resine siliconiche neutre. Con l’occasione verrà applicato il sistema di protezione a microcamera chiusa anticondensa e la predisposizione della documentazione fotografica composta da negativo in bianco e nero 6×6 con relativa stampa (sempre in bianco e nero) formato 18×24 e Dia a colori nel formato 6×6 riferita sia al prima del restauro, al durante e quindi al dopo il restauro. Tutto questo importante lavoro verrà documentato al fine di tenere traccia delle metodologie e dei materiali utilizzati per il ripristino del luogo di culto agli antichi fasti.
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